Dopo avere introdotto nei primi tre articoli del nostro blog InnovaLang, Limbas Agency e Kliir, inauguriamo questo 2020 presentando la fantastica partnership con LexTranslate, agenzia specializzata in traduzione giuridica e finanziaria, con la quale abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo comune unendo le forze sulle rispettive specializzazioni. Passiamo quindi la parola a Diana Vaccaro e Simonetta Buccellato, avvocatesse linguiste e fondatrici di LexTranslate!

Diana & Simonetta: due parole su di voi

Siamo due palermitane, amiche dal liceo, che hanno fatto un percorso simile, accomunate da una forte passione per le lingue straniere che ci ha spinte sin dal liceo a vivere esperienze formative all’estero. A tali esperienze ha poi fatto seguito un percorso formativo e professionale nell’ambito giuridico, che si è completato con studi post-universitari, per Diana presso il College of Europe di Brugge (Belgio) e per Simonetta presso la Carlos III di Madrid (Spagna). Abbiamo entrambe esercitato la professione di avvocato per 8 anni in Italia, a Milano, e all’estero, a Bruxelles, Lussemburgo e Madrid, specializzandoci in materie quali diritto antitrust e IP nel caso di Diana e diritto societario e bancario nel caso di Simonetta.

Come siete diventate LexTranslate?

Diana viveva a Madrid e lavorava in uno studio internazionale specializzato in IP mentre Simonetta si trovava a Milano, anche lei lavorando presso uno studio internazionale, occupandosi prevalentemente di diritto societario e bancario. LexTranslate è nata dal desiderio di realizzare un progetto che unisse la nostra passione e conoscenza sia del diritto che delle lingue. Una prima richiesta di eseguire una traduzione proveniente da un collega seguita dall’aggiudicazione di un contratto con la Corte di giustizia dell’Unione europea hanno rappresentato il trampolino di lancio per intraprendere questa avventura. L’esigenza che il lavoro fosse svolto da giuristi madrelingua esperti della materia ci ha poi portato ad ampliare la nostra rete di giuristi-linguisti. Oggi LexTranslate, oltre ad un gruppo di giuristi interni, si avvale di una rete a livello mondiale di giuristi-linguisti grazie alla quale riesce ad offrire ai suoi clienti traduzioni di testi giuridici in qualsiasi combinazione linguistica.

Quali sono le specificità della traduzione giuridica?

Un termine sbagliato può cambiare l’intero senso di una clausola. Tradurre il diritto non è un lavoro meccanico, ma richiede una profonda conoscenza di entrambi i sistemi giuridici che interessano il documento da tradurre. Tra le varie difficoltà della traduzione giuridica possiamo menzionare l’esistenza di istituti intraducibili che occorre conoscere per poterli individuare e comprendere. In secondo luogo, la traduzione giuridica richiede esperienza e profonda conoscenza della materia oggetto del documento da tradurre. Ogni settore del diritto (fiscale, antitrust, IP, societario, ecc.) ha una propria terminologia specifica che si apprende profondamente solo dopo anni di pratica. Motivo per cui nella selezione dei nostri giuristi-linguisti non conta solo l’essere avvocato ma anche la loro specifica esperienza nella materia oggetto del documento da tradurre. E soprattutto, ciò che conta per noi è il cliente finale. Avvocati e giuristi di impresa si attendono un’altissima qualità del lavoro in tempi brevi e spesso per volumi di lavoro molto ampi. Noi conosciamo la specificità dei nostri clienti e ci permettiamo di affermare che conosciamo le loro esigenze.

Come vedete il mercato italiano ed europeo, in questo settore?

Nonostante ci venga spesso ribadito che il settore delle traduzioni è minacciato dall’intelligenza artificiale, riteniamo che tutto ciò che ruota intorno al diritto richieda un lavoro di interpretazione e comprensione che solo la mente umana può garantire. In un mondo sempre più globale, l’esigenza di tradurre è in aumento. Siamo consapevoli che i software di traduzione saranno sempre più presenti nel nostro lavoro, ma per agevolare il traduttore, e non per sostituirsi ad esso.

Qual è il valore aggiunto di essere giuristi dedicati alla traduzione, piuttosto che linguisti dedicati al settore legale?

Il diritto richiede una profonda conoscenza della materia oggetto del documento da tradurre. Una sensibilità che solamente chi ha lavorato nel settore legale può acquisire nel tempo. Ovviamente esistono documenti più o meno complessi, ma siamo assolutamente convinte del fatto che il diritto richiede pratica ed esperienza.

Avete un qualche aneddoto della vostra esperienza, da condividere?

Vorremmo ringraziare pubblicamente il nostro primo cliente, l’avv. Paolo Passino, che, senza esserne consapevole in quel momento, stava contribuendo alla realizzazione di un progetto che avrebbe cambiato la vita di due persone. Ad oggi sono stati anni intensi. Abbiamo viaggiato molto per promuovere LexTranslate in Italia e all’estero. Ricordiamo con particolare entusiasmo la settimana trascorsa a Roma lo scorso settembre, nell’ambito di una conferenza organizzata dall’AIJA, ed in particolare la giornata a cinecittà vestite da antiche romane (eccellente organizzazione!) e la settimana a Boston in occasione della INTA: traiamo beneficio da tali esperienze, e al tempo stesso arricchiamo la nostra rete di contatti, colleghi ed amici.

Quali suggerimenti dareste, a giovani neolaureati che volessero seguire le vostre orme o collaborare con voi?

Svolgere la professione di avvocato, se possibile in almeno due diversi ordinamenti giuridici. Acquisire lo stile proprio dei professionisti in questo settore. Dopo aver svolto la professione di avvocato per almeno qualche anno si può valutare la possibilità di entrare nel settore delle traduzioni giuridiche. Lavorare come giurista-linguista presso le istituzioni europee è sicuramente un’ottima scuola per imparare questo mestiere.

Mettici alla prova, chiedici un preventivo! :-)