La Traduzione Brevettuale

Federico Perotto (Prefazione di Fabrizio Megale)
La Traduzione Brevettuale – ed. 2014
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons.- BY NC SA

 

La traduzione brevettuale Linguistica Traduttologia Analisi linguistica Federico Perotto

4. La lingua dei brevetti

 

4.1       Un linguaggio tecnico-scientifico

I vari settori in cui si esplica la vita umana hanno ciascuno un linguaggio e uno stile particolari che, pur impiegando a volte vocaboli in comune, esprimono in effetti concetti del tutto diversi ed estranei tra loro: nascono così i linguaggi settoriali, si sviluppano lessici privati delle varie tecniche o attività professionali. Non si tratta più di varietà geografiche, sociali o di registri ma di varietà funzionali a una comunicazione che si svolge su argomenti specifici, nell’ambito di particolari settori di attività e mestieri. Basti pensare ai linguaggi aziendali, del commercio e dell’industria, della politica e dello sport, o al linguaggio dei brevetti, mix di termini tecnico/scientifici e burocratico/legali sia a livello lessicale che morfosintattico e testuale.

Il documento brevettuale è caratterizzato da un grado molto elevato di tecnicità. Vi si ritrovano molte specificità proprie del linguaggio tecnico, isomorfo (contraddistinto da una corrispondenza biunivoca tra gli elementi del piano del contenuto e gli elementi del piano dell’espressione) dal punto di vista lessicale: a ogni concetto corrisponde idealmente un solo segno. A un dato concetto espresso da un dato segno in una lingua di partenza, deve equivalere un dato segno nella lingua di arrivo.

Fra i caratteri del linguaggio tecnico-scientifico che meritano maggiore attenzione possiamo segnalare:

– un vocabolario spiccatamente astratto, con semantica rigorosamente denotativa, volta alla monosemia referenziale: ciò significa anche evitare le connotazioni, in una sorta di sterilizzazione neutralizzante della formulazione linguistica;

– un elevato grado di ridondanza: l’esigenza stilistica che porta alla ricerca di sinonimi è qui pressoché nulla, in quanto raramente esiste una sinonimia perfetta, e tale scostamento fra significanti porta di conseguenza a un’ambiguità non consentita nell’approccio fortemente denotativo di cui sopra;

– il carattere nomenclatorio, giacché nella scienza e in parte nella tecnica c’è la piena esplicitazione dei sottocodici: tale organizzazione di sistemi di termini che designano una classe avente una definizione formale, per lo più in una tassonomia gerarchica, conferisce una particolare importanza in primo luogo ai sostantivi e in secondo luogo agli aggettivi, mettendo in secondo piano i verbi, che spesso nel linguaggio tecnico-scientifico sono desemantizzati, con uso preferenziale di verbi generici: essere, avere, fare, comprendere, presentare, illustrare ecc.;

– una spiccata preferenza per lo stile nominale, a scapito delle forme verbali flesse;

– riduzione della gamma di modi e tempi verbali. Nei testi scientifici si usa di preferenza il presente indicativo: il suo uso non è legato al linguaggio specialistico in sé ma alla funzione comunicativa (definizione, descrizione, formulazione di leggi scientifiche, esposizione di procedure abituali) senza rischio di ambiguità e interpretazione errata;

– un largo impiego di denominazioni eponime (es. morbo di Alzheimer, trasformata di Fourier, ecc.);

–  la notevole produttività di formazioni prefissali con prefissoidi (neo-, auto-, endo-, eso-, ecc.) e formazioni suffissali con –anza/enza (induttanza, risonanza, radianza, impedenza, ecc.), o con suffissi peculiari di singole discipline (-ema in linguistica, -oma in medicina e biologia, -uro in chimica, -oide in varie discipline, ecc.);

–  la tendenza a riprese lessicali con parafrasi, nella forma specifica della ripetizione con o senza modificatori;

– l’impiego di un insieme particolare di connettivi testuali come pertanto, per esempio, vale a dire, ecc.

– omissione di elementi frasali: le strutture sintattiche dei linguaggi specialistici sono molto compatte e sintetiche, per cui vi sono spesso omessi articoli e preposizioni;

– vasto uso della forma passiva, legato prevalentemente alla necessità di spersonalizzazione del discorso;

– impiego di formule impersonalizzanti: a quanto sembra, risulta possibile affermare che, si può avanzare l’ipotesi, pare lecito dedurne;

– mancanza di emotività: nel testo specialistico il tono deve restare neutro, in quanto la forza dimostrativa del discorso deriva dai concetti esposti in modo logico e consequenziale, e dai fatti portati a loro sostegno piuttosto che da un uso enfatico del discorso;

– precisione: ogni termine si deve riferire al proprio concetto in maniera immediata, è necessaria un’esattezza scientifica;

– trasparenza: nel lessico specialistico è necessaria una rapida decodificazione del significato di un termine tramite l’analisi della sua forma superficiale;

– sintesi: i concetti vanno espressi nella forma più concisa possibile, anche per mezzo di stratagemmi come la resa di un’azione in frase relativa tramite il participio presente. Es: traiettoria passante da…, elemento pivotante intorno a…;

– rapporti con la lingua comune: i processi di specializzazione delle parole, legati al rapido sviluppo tecnologico e scientifico, hanno fatto sì che i significati secondari, aggiuntisi a quelli originari, soppiantassero l’ordine di priorità all’interno delle accezioni semantiche, per cui in molte parole l’aspetto specialistico viene oggi avvertito come prioritario rispetto al significato più generale. Ad esempio i termini “ambiente” e “dieta” propri del linguaggio scientifico assumono una valenza prioritaria rispetto al significato primario nell’accezione comune.

Riassumendo ciò che più interessa nello specifico della traduzione brevettuale, un testo tecnico è caratterizzato da una terminologia univoca, assolutamente priva di ambiguità, necessariamente ridondante, e da una forma estremamente asciutta. La terminologia tecnica non è direttamente toccata dai fenomeni di evoluzione naturale delle lingue, ma cambia solo in funzione del progresso tecnico.

La traduzione tecnica di un termine è spesso l’unica traduzione possibile, in quanto il suo significato è preciso come il concetto che esprime, tendendo alla totale corrispondenza fra i due significati espressi da due significanti appartenenti a due idiomi differenti (LP e LA).

4.2       Influssi del linguaggio legale e burocratico

Una traduzione tecnica di qualità deve essere direttamente riconoscibile dagli esperti tecnici di settore; i termini impiegati devono appartenere al loro vocabolario corrente per esprimere concetti specifici.

Al contempo, bisogna ricordare che il brevetto è un documento dal valore legale: vi si trovano quindi caratteristiche correlate con il linguaggio giuridico, che non sempre coincide con quello comune: esso, infatti, assegna alle parole una qualificazione giuridica che implica valenze giuridiche, tanto che, da parte delle stesse agenzie di traduzioni, i brevetti sono elencati fra i documenti oggetto di traduzione legale, piuttosto che tecnica.

Una panoramica sulle caratteristiche principali del lessico burocratico/legale:

– tecnicismi di varia natura: es. previo, tassativo, demandare, espletare;

– connettivi e deittici aulico-letterarizzanti: es. ove, pertanto, purché, nonché;

– spiccata tendenza alla nominalità: es. per il rilascio della presa d’atto, ai fini della concessione;

– un repertorio di frasi fatte e di sintagmi preconfezionati con locuzioni verbali: es. dare diffusione, avere corso, premesso che, dare comunicazione;

– locuzioni preposizionali: es. in applicazione di, in deroga a, in merito a, per il tramite di;

– sintagmi nominali: es. date convenute, corrente esercizio, modulo debitamente compilato.

Per quanto riguarda morfosintassi e testualità si notano:

– sintassi impersonale: es. si allega, viene stabilita la possibilità di, si fa presente la necessità che, il richiedente, l’interessato, l’esperto nella tecnica.

– alta ricorrenza del participio presente: es. le istituzioni operanti, un attestato comprovante, avente per oggetto;

– uso frequente del gerundio: es. fermo restando che, pur comprendendo le motivazioni, risultando iscritto nei registri.

– uso del futuro con valore deontico (relativo al dovere, all’obbligatorietà): es. ciascun ente vorrà redigere la documentazione, sigla che sarà sempre riportata.

 

Per entrare nel vivo della questione, possiamo estrapolare due esempi di un passaggio ricorrente, al fondo della descrizione del brevetto, quindi immediatamente precedente le rivendicazioni, in cui è prassi consolidata cautelarsi affinché sia chiaro che il lettore – soprattutto se giurista! – comprenda che l’oggetto dell’invenzione è descritto, ma non per questo limitato, dalla descrizione: e che sono soltanto le rivendicazioni a circoscrivere, nel modo più ampio possibile, l’ambito di protezione del brevetto.

Presentiamo qui di seguito due di questi casi: il primo piuttosto tipico, il secondo decisamente“estremo” nella precisione e nella ridondanza con cui limita le possibilità interpretative al lettore.

 

Chiusura tipica della descrizione

One skilled in the art will appreciate that the present invention can be practiced by other than the preferred embodiments which are presented in this description for purposes of illustration and not of limitation, and the present invention is limited only by the claims that follow. It is noted that equivalents for the particular embodiments discussed in this description may practice the present invention as well.

Un esperto nella tecnica apprezzerà che la presente invenzione può essere messa in pratica da tutt’altro che le forme di realizzazione preferite presentate in questa descrizione a scopo di illustrazione e non di limitazione, e la presente invenzione è limitata soltanto dalle rivendicazioni che seguono. Occorre notare che anche equivalenti delle forme di realizzazione specifiche esaminate in questa descrizione possono mettere in pratica la presente invenzione.

 Chiusura “limitedella descrizione

 The above disclosure is intended to be illustrative and not exhaustive. This description will suggest many variations and alternatives to one of ordinary skill in this art. All these alternatives and variations are intended to be included within the scope of the claims where the term “comprising” means “including, but not limited to”. Those familiar with the art may recognize other equivalents to the specific embodiments described herein which equivalents are also to be intended to be encompassed by the claims. Further, the particular features presented in the dependent claims can be combined with each other in other manners within the scope of the invention such that the invention should be recognized as also specifically directed to other embodiments having any other possible combination of the features of the dependent claims. For instance, for purposes of claim publication, any dependent claim which follows should be taken as alternatively written in a multiple dependent form from all prior claims which possess all antecedents referenced in such dependent claim if such multiple dependent format is an accepted format within the jurisdiction (e.g. each claim depending directly from claim 1 should be alternatively taken as depending from all previous claims). In jurisdictions where multiple dependent claims formats are restricted, the following dependent claims should each be also taken as alternatively written in each singly dependent claim format which creates a dependency from a prior antecedent-possessing claim other than the specific claim listed in such dependent claim below. For example, claim 3 may be alternatively taken as depending from claim 2 as well as claim 1; claim 4 may be alternatively taken as depending from any of claims 2-3; claim 5 may be taken as alternatively depending from any of claims 1-3; claim 6 may be alternatively taken as depending from any of claims 1-4; etc. The following non-limiting examples are further illustrative of the present invention.

L’illustrazione di cui sopra è destinata a essere illustrativa e non esaustiva. Questa descrizione suggerisce molte variazioni e alternative a una persona mediamente esperta in questa tecnica. Tutte queste alternative e variazioni sono destinate a essere comprese entro l’ambito delle rivendicazioni dove il termine “comprendente” significa “comprendente, ma non limitato a”. Coloro che sono competenti nella tecnica possono riconoscere altri equivalenti alle forme di realizzazione specifiche descritte nella presente, i cui equivalenti sono anche destinati a essere racchiusi dalle rivendicazioni. Inoltre, le caratteristiche particolari presentate nelle rivendicazioni dipendenti possono essere associate le une alle altre in altri modi all’interno dell’ambito dell’invenzione, in modo tale che l’invenzione debba essere riconosciuta anche come specificamente diretta ad altre forme di realizzazione aventi qualsiasi altra possibile associazione delle caratteristiche delle rivendicazioni dipendenti. Ad esempio, ai fini della pubblicazione di rivendicazione, qualsiasi rivendicazione dipendente che segue deve essere presa come scritta in alternativa in una forma dipendente multipla da tutte le rivendicazioni anteriori che possiedono tutti gli antefatti a cui si fa riferimento in tale rivendicazione dipendente se tale formato dipendente multiplo è un formato accettato all’interno della giurisdizione (vale a dire che ciascuna rivendicazione dipendente direttamente dalla rivendicazione 1 deve essere presa in alternativa come dipendente da tutte le rivendicazioni precedenti). Nelle giurisdizioni in cui i formati di rivendicazione dipendente multipli sono limitati, le seguenti rivendicazioni dipendenti devono essere prese ciascuna anche come scritta in alternativa in ciascun formato di rivendicazione singolarmente dipendente che crea una dipendenza da una rivendicazione anteriore possedente antefatti eccetto la rivendicazione specifica elencata in tale rivendicazione dipendente di seguito. Per esempio, la rivendicazione 3 può essere presa in alternativa come dipendente dalla rivendicazione 2 così come dalla rivendicazione 1; la rivendicazione 4 può essere presa in alternativa come dipendente da una qualsiasi delle rivendicazioni 2-3; la rivendicazione 5 può essere presa in alternativa come dipendente da una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3; la rivendicazione 6 può essere presa in alternativa come dipendente da una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4; eccetera. Gli esempi seguenti non limitanti sono ulteriormente illustrativi della presente invenzione.

La coesistenza di questi due approcci linguistici, tecnico/scientifico e giuridico/burocratico, rende il testo brevettuale unico nel suo genere, al tempo stesso decisamente “semplice” e rapido da tradurre (data l’aridità dello stile assolutamente non da adattare in sede di traduzione) una volta individuati i traducenti esatti; ma anche delicato, data la copertura legale che tale documento deve garantire alla proprietà intellettuale sull’invenzione in questione. In termini pratici, ciò significa che il traduttore, quando si trova nella condizione di poter scegliere fra due traducenti entrambi esatti, opterà per quello che indica il maggior numero di significati pertinenti, in modo da rendere maggiormente efficace la traduzione e non rischiare di circoscrivere lo spettro di copertura del brevetto, come inteso originariamente dall’inventore.

Il linguaggio brevettuale diverge però dalla specificità del linguaggio tecnico (inteso come insieme di caratteristiche che lo qualificano come tale) nell’allontanarsi con una certa frequenza dal ricorso ai prestiti stranieri, avvicinandosi d’altro canto al cosiddetto italiano burocratico, con conseguente perdita di intelligibilità da parte di un pubblico di esperti del settore, a prescindere dal dominio trattato, ormai abituati a comunicare tramite parole “ponte” solitamente inglesi condivise dalla comunità tecnico-scientifica internazionale di cui fanno parte.

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