Limbas Agency è la nostra sfida più bella, nata non da calcoli di ritorno sull’investimento ma da una grande fiducia nelle potenzialità della Sardegna e dal forte desiderio di volervi contribuire in qualche modo: il recente crowdfunding Sardexpay ce ne ha dato un’altra opportunità.
Appena aperto l’ufficio di Cagliari, Giulio Lai di iMedia (anche titolare del Cowo® Cagliari che ci ospita) ci ha fatto conoscere la rete Sardex, che a sua volta ci ha convinti immediatamente ad entrare nel circuito per la validità del suo modello di partenariato, per la filosofia dello “scambio” in salsa innovativa che condividiamo, per il senso di comunità che (ri)porta alla base dei rapporti commerciali, e per l’ambizione di andare ancora oltre a tutto questo partendo da una moneta complementare che aggiunge valore al business.
In questi due anni di appartenenza al circuito Sardex, seppur complicati dalla pandemia, abbiamo avuto modo di osservare la brillante espansione del progetto iniziale nel resto d’Italia, e di toccare con mano l’efficacia del suo network e delle iniziative ad esso collegate: quando abbiamo saputo della possibilità di farne parte in modo attivo tramite la sottoscrizione di quote, non ci siamo tirati indietro e abbiamo deciso di partecipare con entusiasmo alla raccolta fondi per supportare attivamente SardexPay nella sua crescita, oltre che per farne parte!
Gabriele Littera, co-fondatore e consigliere di Amministrazione di Sardex SpA, si è messo gentilmente a disposizione per esporci personalmente il suo ultimo progetto di crowdfunding, e a seguire per questa intervista.
Gabriele, prima di tutto raccontaci un po’ di te!
Sono nato a Cagliari 36 anni fa. Ho frequentato il Liceo Classico e successivamente mi sono laureato all’Università degli Studi di Teramo. Una volta conclusi gli studi ho deciso insieme ad altri amici, poi diventati soci, di rientrare in Sardegna e costruire qualcosa. Oggi sono sposato e ho due splendide bambine.
Com’è partita l’idea del Sardex?
L’idea è stata un’alchimia tra la voglia di costruirci un’occupazione, l’intuizione che l’arrivo della banda larga in tutti i comuni della Sardegna potesse rappresentare un momento di svolta e la convinzione che alla crisi finanziaria del 2007 si potessero trovare soluzioni per mitigarla.
Come racconteresti il circuito Sardex a qualcuno che non ne sa nulla?
È come decidere di avere due monete, due conti, due portafogli. Uno è in Euro e sappiamo quanto sia difficile guadagnarli e facilissimo spenderli, senza costruire relazioni ed anzi spesso dovendo giocare in un ambiente con concorrenza spietata e a volte sleale. Uno è in Sardex, dove si possono costruire nuove relazioni, non si pagano interessi, ci sono decine di persone che supportano i partecipanti e insieme si genera una economia, reale, che muove centinaia di milioni di prodotti e servizi dei territori in cui operiamo.
Dopodiché, siete andati alla conquista del Continente…
Già riuscire a sviluppare Sardex in Sardegna era una impresa titanica per noi. Col tempo abbiamo deciso di guardare anche fuori dall’isola e dopo aver provato anche modalità differenti di sviluppo dell’iniziativa abbiamo deciso di giocarci questa nuova sfida direttamente, aprendo come SardexPay in tutte le regioni che erano ancora scoperte.
Quali sono le sfide più importanti che avete dovuto affrontare, in questo percorso?
In un primo momento la diffidenza verso uno strumento nuovo, totalmente digitale e magari promosso da un gruppo di giovani. In una seconda fase le sfide sono state invece legate a mantenere buoni ritmi di crescita senza perdere in qualità.
E adesso, un crowdfunding di successo per puntare ancora più in alto!
Assolutamente si, dobbiamo crescere ancora tanto e bene. Questa campagna di crowdfunding è un cerchio che si chiude nella nostra idea di Sardex: una rete che è anche di proprietà di chi ne fa parte. Siamo molto orgogliosi che oggi ci siano centinaia di persone e imprese che hanno deciso, come voi, di fare questo passo.
I nostri lettori che fossero interessati a questa iniziativa dove possono trovare riferimenti e dettagli per la sottoscrizione di quote in questo crowdfunding?
Tutte le informazioni si possono trovare sulla pagina dedicata alla nostra campagna, nel portale www.backtowork24.com .
Hai un aneddoto divertente da condividere, in questa avventura imprenditoriale?
Per i primi anni di vita di Sardex la sede principale era in una porzione di casa di mia nonna, diventata ufficio e sede legale. Ogni volta che mia nonna vedeva qualche dipendente neoassunto che non conosceva mi chiedeva sempre se a noi qualcuno ci pagava!
Un sogno nel cassetto, o i prossimi obbiettivi su cui stai già lavorando?
Veder nascere altre centinaia di imprese, legate al web ed all’economia della conoscenza nel mio territorio, capaci di generare occupazione e ricchezza ed essere esempio e stimolo per altri.
Grazie mille, Gabriele: ad maiora!
Gabriele Littera, Fondatore e Consigliere Sardex, profilo LinkedIn
A cura di Limbas Agency, agenzia di traduzioni Cagliari