Alcuni anni fa abbiamo iniziato a ricevere diverse richieste di traduzione da parte di aziende che volevano aumentare la loro presenza sui mercati esteri tramite attività di internazionalizzazione. Alcune avevano semplicemente la necessità di tradurre il proprio sito web, altre ci presentavano la necessità di avere una traduzione professionale di tutti i contenuti del loro e-commerce.

Ci siamo quindi scontrati con una condizione necessaria (ma non sempre presente) per una agenzia di traduzioni… Disporre del testo da tradurre!

Il problema era riuscire a formulare un preventivo preciso in tempi ragionevoli. I nostri preventivi sono infatti basati su combinazione linguistica e numero di parole nella lingua sorgente; inoltre, molti siti web hanno contenuti e articoli in continua evoluzione, quindi difficili da “fotografare†e quantificare con esattezza per un preventivo puntuale.

Siamo partiti da un semplice copia-incolla del testo direttamente dal sito web, modalità che però portava via molto tempo e rischiava di causare imprecisioni nei conteggi… Quindi abbiamo individuato software e sviluppato processi mirati a scaricare ed elaborare i testi in maniera immediata.

Tutti o comunque la maggior parte dei moduli di traduzione che abbiamo trovato in questo ambito fanno riferimento a motori di traduzione automatica generalisti; noi abbiamo deciso invece di snellire il processo di raccolta dei testi operando poi con due traduttori professionisti, il primo per la traduzione ed il secondo per la revisione, vale a dire con un utilizzo funzionale della tecnologia, mantenendo al centro della nostra qualità una produzione che mantiene al centro la professionalità umana tramite controllo completo in parallelo del testo da tradurre con a fronte il testo tradotto, da parte di un secondo professionista qualificato.

La qualità, ancor più in un mondo virtuale, va comunicata in maniera professionale e per questo chiediamo al nostro Project Manager Simon Ibra Karakulak, che ha seguito in prima persona la ricerca in questo progetto, quali sono le principali funzionalità e potenzialità dei processi adottati da InnovaLang per l’estrazione e la lavorazione dei testi?

I nostri processi adottati per le lavorazioni pre-traduzione negli incarichi di localizzazione sono stati scelti tenendo in conto molti fattori. Sapendo che non tutti i nostri clienti, acquisiti o potenziali, che siano e-commerce, blogger di viaggi o cucina, o admin dei siti web generici, hanno le stesse esigenze, abbiamo mirato a un target di audience molto ampio.

Scegliere un metodo soltanto per le esigenze dei principali clienti non ci avrebbe portato a una soluzione globale e al nostro obiettivo di fare la differenza. Per questo motivo, abbiamo studiato innumerevoli siti web in Italia e in Europa, analizzando la loro struttura, le loro necessità e sensibilità, nonché il messaggio che volevano comunicare alla loro audience specifica.

Questo studio ci ha portati ad adottare più di un modello o processo che ci hanno garantito di avere molte funzionalità e soprattutto ci ha fatto capire la necessità di evitare la sola traduzione automatica, di difficile applicazione ed elevatissimo rischio di errori che poi si pagano a caro prezzo in termini di affidabilità e qualità percepita dal buyer o da un semplice visitatore.

Il motivo principale di questa difficile scelta è l’innegabile importanza della conoscenza, da parte del traduttore, dell’ambiente culturale sia della lingua target sia della lingua source. Un sito web mira ad attirare l’attenzione di un buyer o di un visitatore, perciò solo un professionista con un’adeguata conoscenza di entrambe le culture può infondere le corrette radici semantiche al testo tradotto.

D’altro canto, uno degli slogan di InnovaLang è: “Puoi anche produrre eccellenza, ma se viene tradotta male, verrà interpretata come scarsaâ€. Come abbiamo sottolineato precedentemente, il problema principale, non soltanto per noi “traduttori†ma anche per chi gestisce siti web, è l’estrazione dei contenuti dalle loro pagine.

È un’attività molto complessa in quanto non si tratta di una semplice estrazione di testi, ma è un processo sofisticato durante il quale il nostro modulo identifica quali testi sono da tradurre e quali no. In un sito web non sono presenti soltanto testi visibili al visitatore: anzi, dietro a una più o meno semplice immagine, si nascondono, a volte, decine di righe di codici essenziali per il corretto funzionamento del sito.

Ecco, questo non è più un problema: ora bastano alcuni semplici passaggi per il nostro team di project management per capire quale pagina o prodotto è da mandare in traduzione e quale metodo utilizzare per scaricare i testi, evitando in questo modo di emettere al cliente preventivi errati.

Essendo InnovaLang sul mercato da parecchio tempo, abbiamo potuto constatare che ogni cliente ha un suo particolare approccio verso la propria audience e adotta un linguaggio specifico nelle proprie comunicazioni. Alcuni preferiscono l’assoluta assenza di parole di origine straniera, altri hanno una predilezione per un lessico internazionale poiché i prodotti o i contenuti che propongono sono per i “follower di un certo trendâ€.

Basta solo prendere come esempio la lingua giapponese dove esiste un vero e proprio alfabeto specifico (katakana) per le parole di origine straniera in quanto esse non vengono quasi mai tradotte. Tenendo in conto tutte queste preferenze, abbiamo pensato di dare ai nostri clienti la possibilità di scegliere quali parole non siano da tradurre, oppure come debba essere tradotto un certo termine specifico.

Queste preferenze vengono salvate anche per le traduzioni future dello stesso cliente in modo da mantenerne la coerenza. Tutto questo è possibile grazie ai software che abbiamo scelto nel corso degli anni, basandoci sulle nostre esperienze. Siamo in grado di creare in poco tempo dei glossari specifici ad un singolo lavoro o applicabili a tutti i lavori di un determinato cliente.

Chiamarli semplicemente “glossari” potrebbe risultare banale in quanto sono moduli dinamici di supporto al professionista che si occupa della traduzione o della revisione se ci sono traducenti preferiti o proibiti dal cliente, in tempo reale, mentre redige la traduzione di una frase, o ne esegue la revisione.

Il nostro auspicio è sempre stato di instaurare rapporti longevi e proficui con i nostri clienti e di occuparci delle loro necessità di traduzione man mano che producono nuovi contenuti da localizzare. Questo obiettivo ha rimarcato ulteriormente che nessuna traduzione passata deve essere persa, bensì capitalizzata per le future esigenze.

Nella maggior parte dei casi, un sito web ha un tema che tratta, quindi i contenuti possono essere diversi ma simili tra loro anche se passano mesi o a volte anni tra una pubblicazione e l’altra. I nostri software ci aiutano quindi nel recupero delle parti precedentemente tradotte, sempre in tempo reale, garantendo in questo modo la coerenza terminologica e/o stilistica, e a volte portano un risparmio anche in termini economici per i nostri clienti.

Vorrei infine sottolineare il fatto che, con i nostri processi, la fase in cui è coinvolto il cliente è minima oltre ad essere rapida. Il cliente non deve fare altro che decidere quale pagina, prodotto o contenuto inviare in traduzione, e il resto verrà gestito dal nostro project management team e dai nostri processi.

Quali sono state le sfide nell’identificare, come LSP (Language Service Provider), i software necessari per la localizzazione?

Identificare un software è abbastanza semplice; sceglierne uno funzionale e con caratteristiche uniche, ecco, questo è piuttosto complicato. Nel nostro caso specifico, la “compatibilità†è stata la sfida più grande; ovvero, la compatibilità dei software e processi adottati con il nostro gestionale. InnovaLang è una LSP che sfrutta il meglio che la tecnologia possa offrire senza trascurare l’importanza dell’intervento umano per i motivi precedentemente citati.

Quindi usiamo gestionali avanzati che ci consentono di tenere traccia e memoria di tutti i nostri processi, al fine di garantire un flusso di lavorazione fluido in tutte le fasi di un progetto, dall’input delle informazioni al rilascio del prodotto finale, dalla gestione di costi e ricavi, alla gestione delle comunicazioni con i clienti e i collaboratori, in un unico tool.

Un gestionale con uno spettro di funzioni così ampio comporta tenere in considerazione molti parametri quando gli si vuole integrare un nuovo software. In queste situazioni, la determinazione e la volontà di portare a termine il progetto senza farsi scoraggiare dalle prove con esiti negativi è l’unica soluzione per arrivare alla meta.

Cosa ci possiamo aspettare dal mondo del web?

Prima di tutto, ovviamente ci aspettiamo tanto interesse (risponde sorridendo). Io credo che dietro a ogni nuovo sviluppo ci sia sempre un tentativo di risposta a una necessità.

Ecco, noi abbiamo sentito la necessità dei clienti di un flusso di traduzione snello ma personalizzabile senza che i clienti stessi abbiano basi tecniche particolari o debbano prendere parte al processo di traduzione. Ora che questo è possibile, ci aspettiamo che venga apprezzato molto.

Simon Ibra Karakulak, PM InnovaLang, profilo LinkedIn